BASIC: Un Linguaggio che ha Cambiato la Storia della Programmazione
E. Kurtz uno dei padri del BASIC ci ha lasciato, lo ricordiamo citando questo semplice linguaggio di programmazione sviluppato negli anni ’60 con John G. Kemeny, il Beginner's All-purpose Symbolic Instruction Code (BASIC) che è stato progettato per avvicinare le persone al calcolo elettronico, in un’epoca in cui la programmazione era riservata a pochi specialisti.(...)
Un Linguaggio per Tutti
Il BASIC aveva una missione ambiziosa: rendere la programmazione accessibile a studenti e non esperti. Fu uno dei primi linguaggi a incarnare il concetto di usabilità. Grazie alla sua semplicità, molti programmatori hanno mosso i loro primi passi con il BASIC, scrivendo righe di codice su computer iconici come il Commodore 64, il Sinclair ZX Spectrum e l’Apple II.
Le sue caratteristiche principali:
- Semplicità: Comandi come PRINT, INPUT, e GOTO erano intuitivi e facili da imparare.
- Interattività: Consentiva di eseguire programmi direttamente senza compilazione, favorendo un feedback immediato.
- Portabilità: Diffuso su un’ampia gamma di computer, dal mainframe al personal computer.
Il Lato Oscuro del GOTO
Nonostante i suoi pregi, il BASIC non era privo di difetti. La sua struttura basata pesantemente su GOTO spesso portava a programmi difficili da leggere e mantenere, un problema noto come "spaghetti code". Questo limite fu criticato da alcuni pionieri dell’informatica, come Edsger Dijkstra, che nel 1975 scrisse l’iconico articolo "Go To Statement Considered Harmful".
Con il passare del tempo, il BASIC si evolse: nacquero versioni più avanzate come Visual Basic, che portarono il linguaggio nell'era della programmazione orientata agli oggetti.
Un’Eredità Indimenticabile
Nonostante oggi esistano linguaggi più moderni e potenti, il BASIC resta un simbolo di democratizzazione della programmazione. Ha permesso a una generazione di appassionati di avvicinarsi all’informatica, ispirando futuri sviluppatori, ingegneri e imprenditori tecnologici.
