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L'EU creerà un proprio GNU/Linux: Un passo verso la sovranità digitale

GNU/Linux  per la Comunità EuropeaL'Unione Europea ha recentemente annunciato un progetto ambizioso: la creazione di una distribuzione GNU/Linux dedicata alle Pubbliche Amministrazioni europee. Questo sistema operativo, denominato EU OS, mira a garantire maggiore sicurezza, indipendenza tecnologica e conformità alle normative europee, come il GDPR e la direttiva NIS2.(...)

Aspetti tecnici e motivazioni

EU OS sarà basato su Fedora Linux, una distribuzione open-source solida e supportata dalla comunità, con l'interfaccia desktop KDE Plasma. La struttura del sistema operativo sarà modulare, consentendo personalizzazioni a livello nazionale, regionale e settoriale. Questo approccio garantisce flessibilità e adattabilità alle esigenze locali, senza compromettere la coerenza del sistema centrale.

Le motivazioni dietro questa scelta sono chiare:

  • Riduzione del vendor lock-in: Liberarsi dalla dipendenza da fornitori privati come Microsoft.

  • Sicurezza e privacy: Controllo diretto sui dati e sulle infrastrutture IT.

  • Risparmio economico: Eliminazione dei costi di licenza per utente.

  • Promozione del software libero: Adesione al principio "public money, public code".

Non sono i primi: Stati che hanno già adottato GNU/Linux

L'Europa non è pioniera in questa iniziativa. Diversi Stati hanno già sviluppato distribuzioni Linux per le loro PPAA:

  • Cina: Red Flag Linux (1999) e Kylin Linux (2001).
  • Ungheria: UHU-Linux (2001).
  • Germania: LiMux (2003).
  • Venezuela: Canaima (2006).
  • India: BOSS Linux (2007).
  • Francia: GendBuntu (2008).
  • Cuba: Nova Linux (2009).
  • Russia: Astra Linux (2010).
  • Brasile: PC Conectado (2010).
  • Corea del Sud: Progetto Linux per PPAA (2020).

Questi esempi dimostrano che il software libero è una scelta strategica per molti Paesi.

Perché questa scelta è corretta e il ritardo dell'UE

La decisione di adottare GNU/Linux è assolutamente corretta. Garantisce:

  • Sovranità digitale: Controllo diretto sulle infrastrutture IT.
  • Efficienza economica: Riduzione dei costi a lungo termine.
  • Innovazione: Promozione di soluzioni open-source.

Tuttavia, l'UE è in ritardo di almeno 20 anni rispetto a Paesi come Cina e Germania. Questo ritardo è dovuto a una mancanza di visione strategica e alla dipendenza da fornitori privati. È ora di recuperare terreno e dimostrare che l'Europa può essere leader nella tecnologia open-source.

Guardando al futuro

L'iniziativa EU OS rappresenta un'opportunità unica per imparare dagli errori del passato e costruire un sistema operativo che sia un modello di efficienza, sicurezza e innovazione. Speriamo che questa lezione spinga l'UE a investire maggiormente in progetti tecnologici indipendenti e a promuovere il software libero come pilastro della sovranità digitale europea.